Eddie Kavoom |
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| Per quanto riguarda le assemblee d'ateneo, il problema che si pone è grande: il più delle volte abbiamo a che fare con delle assemblee in cui, visto il numero di partecipanti enorme, e le modalità di gestione (ricordo l'assemblea riguardo il blocco del traffico), risulta estremamente difficile intavolare una discussione proficua, che porti a dei risultati chiari (e non fumosi come sempre...), Il problema che mi pongo è questo: eliminando le assemblee d'ateneo, si rischia di perdere la coordinazione tra assemblea di scienze e palazzo nuovo (perchè, a parlar chiaro, sono questi i soggetti realmente operativi e che hanno i numeri per rendere effettive le proprie idee). Proporrei invece di cercare sul lungo termine di instaurare una sorta di coordinamento tra più assemblee, con il preciso scopo di "esportare" il modello assembleare proposto finora a scienze (nel senso di assemblee proficue in cui vi siano regole chiare e non fraintebili, ed in cui i risultati delle assemblee siano anch'essi chiari e non fraintendibili) anche nelle assemblee d'ateneo. Credo che a palazzo nuovo ci siano molte persone a cui l'andamento delle assemblee d'ateneo non vada bene, e penso che sarebbe un'ottima iniziativa il cercare non tanto d'imporre, ma il riuscire a proporre un modello di assemblea diverso da quello che ci troviamo ad affrontare (proprio nel senso bellico del termine) ogni volta che partecipiamo ad un'assemblea d'ateneo.
Sicuramente non sono stato chiaro e limpido, e non mi dichiaro neanche troppo sicuro di quanto ho detto. L'unica cosa su cui tuttavia penso si possa essere completamente d'accordo, è che così come sono organizzate adesso, le assemblee d'ateneo non sono altro che delle enormi perdite di tempo, a volte addirittura dannose.
con grande affetto e stima, Edoardo
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